Lo svolgimento della prestazione occasionale ti permette di effettuare un’attività di lavoro autonomo, in modo sporadico, senza dover aprire una Partita IVA.
Per svolgere in modo corretto la prestazione occasionale, devi rispettare le seguenti regole, che ne limitano il campo d’azione:
- l’attività che svolgi deve avere requisiti di occasionalità e non continuità
- non deve esserci alcun alcun tipo di coordinamento organizzativo da parte di chi ti ha commissionato il lavoro
- non può riguardare un’attività che già svolgi in modo professionale
- non può trattarsi di e-commerce (sì, perché questa viene considerata a tutti gli effetti come attività abituale e continuativa!
Inoltre non potrai fare pubblicità alla tua attività occasionale attraverso la pubblicazione di annunci pubblicitari, tramite l’apertura di pagine dedicate sui social o la creazione di siti internet.
Ritenuta d’acconto: come funziona?
Il compenso derivante da una prestazione di tipo occasionale deve essere sottoposto a ritenuta d’acconto del 20%. Questa ritenuta rappresenta un’anticipazione dell’imposta totale che dovrai versare allo Stato e che conguaglierai l’anno successivo in dichiarazione dei redditi (il committente, entro il 31 Marzo dell’anno successivo, emetterà una Certificazione Unica dove indicherà il reddito erogato e la ritenuta d’acconto pagata).
Quando emetti la ricevuta per il tuo cliente, devi indicare la ritenuta d’acconto con segno negativo, sarà, infatti, il cliente ad effettuare il versamento del relativo importo, tramite modello F24.
ATTENZIONE!!! Se il tuo cliente è un privato o aderisce al regime forfettario non potrà versare la ritenuta d’acconto, in tal caso non dovrai inserirla nella ricevuta
Cosa succede se supero il limite di 5.000€ annui?
Se superi i 5.000€ di compensi dovrai obbligatoriamente iscriverti alla gestione separata INPS. Ciò comporta il calcolo dei contributi previdenziali, che saranno in parte a carico del tuo cliente e in parte a carico tuo:
- ⅓ sarà a carico tuo, che in fase di emissione della ricevuta, dovrai inserire il relativo importo, sottraendolo al tuo compenso, lasciando dunque questa parte di denaro al tuo cliente
- ⅔ saranno invece a carico del tuo cliente
Sarà obbligo del cliente versare la totalità dei contributi all’INPS, sia quelli che hai preso dal tuo compenso, sia quelli a suo carico.
ATTENZIONE!! Se hai superato i 5.000€ di compensi dovrai comunicarlo al tuo cliente così da poter fare correttamente i calcoli.
Il lavoro autonomo occasionale e dipendente: c’è compatibilità?
DIPENDE!
Da cosa? Se sei un dipendente privato o pubblico.
Se sei un dipendente privato si verifica una situazione di incompatibilità se il tuo cliente per il lavoro occasionale corrisponde al datore di lavoro dipendente.
Se sei un dipendente pubblico, ti è consentito lo svolgimento di un’attività di lavoro autonomo occasionale solo se hai un contratto di lavoro dipendente part-time.
Il lavoro autonomo occasionale è compatibile con la NASPI?
Se stai percependo la NASPI potrai svolgere anche attività di lavoro occasionale ma devi sapere che:
- devi comunicare, entro 30 giorni, l’inizio della tua attività di lavoro occasionale dichiarando il reddito che presumi che otterrai da questa attività lavorativa
- in caso di superamento dei 4.800 euro di compensi derivanti dall’attività di lavoro occasionale, avrai una riduzione della tua indennità di disoccupazione pari al 80% dei tuoi compensi.
ATTENZIONE! Da quest’anno è obbligatorio, per il committente, comunicare in via telematica, attraverso il portale “ClicLavoro”, lo svolgimento della prestazione occasionale prima che questa abbia inizio. Se, in caso di ispezione, dovesse essere verificato che la comunicazione non è avvenuta, allora saranno comminate le relative sanzioni per lavoro in nero!